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L'ABC degli esami di laboratorio

(Estratto da L’ABC degli esami di laboratorio di R. Colombo, L. Zacchetti)

Tutti gli esami di laboratorio, da quelli di routine a quelli specialistici fino ad arrivare alle ultime novità nella medicina di laboratorio, spiegati in modo semplice e comprensibile da chiunque.

Questa è la finalità e, possiamo affermare, anche la sfida di questo manuale, che vuole essere, a detta degli Autori, una sorta di vademecum per chi si reca ad eseguire analisi di laboratorio. Tutti, infatti, chi più e chi meno, eseguono costantemente esami di laboratorio per verificare il proprio stato di salute a fini diagnostici o di prevenzione.

Il referto, però, a differenza di un esame di diagnostica per immagini (come l’ecografia, per esempio), che dà una spiegazione, contiene solo indici numerici o parametri indicativi che, per i non addetti ai lavori, non sono significativi.
Accanto agli esami il cui risultato non si trova nei valori di riferimento, inoltre, compare un asterisco ad indicare che qualcosa non va. Quanti si chiedono, allora, “ho i trigliceridi alti, ma cosa significa?” oppure “l’emocromo non è nella norma, quindi?”. Ecco, allora che questo manuale si propone l’obiettivo ambizioso di diventare una guida e di cercare di orientare verso una prima interpretazione corretta di questi esami, senza allarmismi e senza nulla togliere al parere del proprio medico curante, che deve essere comunque consultato. Questo manuale va a colmare una lacuna inserendosi nel mezzo tra i piccoli manuali, che indicano semplicemente i valori di riferimento corretti, senza spiegazione del loro significato, e i grandi trattati
medici, che danno una spiegazione altamente scientifica e sono fruibili solo dagli addetti ai lavori. Finalmente, dunque, una guida snella, facile da consultare e semplice da capire.

L’esame del sangue: di cosa si tratta!
E’ questa una espressione molto comune, utilizzata da tutti, ma, in realtà, se si vuole essere precisi, non esiste un “esame del sangue”, ma, piuttosto, “moltissimi esami”, sicuramente molte centinaia. Aseconda dei casi, il medico
ne prescrive alcuni ben determinati a titolo di prevenzione o per conoscere l’andamento di una malattia in corso, per accertarne la presenza o per controllare l’efficacia di una cura (dietetica, ormonale, eccetera), o, ancora, per vedere se l’impiego di un farmaco non ha provocato qualche alterazione o effetto collaterale nell’organismo. Ecco allora perchè è importante riuscire a “leggere” il proprio referto senza togliere naturalmente competenza al proprio medico di fiducia, che rimane l’interlocutore principale cui rivolgersi per discutere e interpretare i risultati dei vari esami.

Come si fa
L’esame del sangue consiste nel prelevare una piccola quantità di sangue venoso, in genere da una vena del braccio, ma in caso di vene troppo piccole o nascoste in profondità, si potrà utilizzare una vena del dorso della mano. Il prelievo di sangue non solo non è doloroso, ma non comporta alcun rischio, in quanto oggi si utilizzano solo siringhe del tipo usa-e-getta. La quantità di sangue che viene prelevata dipende dal numero di analisi da eseguire, ma, in ogni caso, si tratta sempre di una quantità molto piccola e, quindi, non tale da provocare alcun disturbo o sensazione di debolezza. Per la maggior parte delle analisi il prelievo deve avvenire a stomaco vuoto, preferibilmente la mattina, per evitare che le sostanze contenute nel cibo alterino i risultati degli esami. Infatti, nei diversi alimenti vi sono molte sostanze (zuccheri, grassi, proteine, sali minerali, eccetera) che, una volta ingerite, passano nel sangue dal quale vengono eliminate dopo un po’ di tempo.

 

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