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Tecnologia in Laboratorio Analisi

Oncologia ed Epigenetica

La metilazione del DNA è un processo post-replicativo. Tra le modificazioni riguardanti il DNA, la metilazione è fondamentalmente decisa durante lo sviluppo. La metilazione del DNA è quindi uno dei meccanismi correlati con il differenziamento cellulare, tramite l’inibizione dell’espressione genica a livello trascrizionale. E’ essenziale per il normale sviluppo dei mammiferi, è associata all’imprinting genomico, all’inattivazione trascrizionale del cromosoma X, all’invecchiamento ed ha un ruolo nello sviluppo di eventi patologici, come la tumorogenesi. La metilazione del DNA è una modificazione epigenetica post-sintetica che, con il trasferimento di un gruppo metilico dalla S-adenosylmetionina all’atomo di C in posizione 5 dell’anello della Citosina, introduce la 5mC come nuova base nel DNA. Le CpG islands contengono dinucleotidi CpG con una frequenza matematicamente predeterminata. Le CpG islands sono circa 30.000 generalmente localizzate all’estremità 5’ della regione promotore di geni housekeeping, qualche volta sovrapponendosi alla regione codificante per una estensione variabile (di solito il primo esone). La frequenza con cui i dinucleotidi CpG sono presenti nel genoma è inferiore alle aspettative, fuorché per le regioni CpG islands. Questo è il risultato di un meccanismo evolutivo legato alla presenza di una spontanea attività deaminasica nel nucleo. Questa reazione enzimatica trasforma la Citosina metilata in timina e quella non metilata in Uracile. Controlli seguenti e meccanismi di riparazione riconoscono l‘Uracile come base estranea del DNA e perciò la sostituiscono, mentre questa sostituzione non avviene per la Timina, base comune nel DNA. La maggior parte delle CpG non sono metilate nella cellula normale indipendentemente dallo stato trascrizionale del gene, mentre durante lo sviluppo del tumore, le CpGs al di fuori delle CpG islands divengono ipometilate, e le CpG islands nella regione del promotore dei geni oncosoppressori divengono ipermetilate. Questa ipermetilazione è associata alla condensazione della cromatina ed alla perdita di trascrizione. I dati più recenti indicano che gli eventi epigenetici e genetici interagiscono tra loro per aiutare lo sviluppo progressivo del tumore.

ONCOLOGIA REAL TIME PCR
1.410RT Ampli set GSTP1 promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene codificante per l’enzima detossificante
Glutatione-S-Transferase (GSTP1) con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem
1.417RT Ampli set p16 (CDKN2) promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene p-16 con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem
1.419RT Ampli set MGMT promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene MGMT  con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem
1.420RT Ampli set hMLH 1 promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene hMLH 1  con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem
1.421RT Ampli set BRCA 1 promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene BRCA 1  con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem
1.422RT Ampli set DAP-kinase promoter
Identificazione dello stato di metilazione del promotore del gene DAP kinase  con tecnica Real Time PCR. Completo di modificazione del DNA
48X2 Diachem

DIAGNOSI MOLECOLARE DI DISORDINI GENETICI

DISORDINI GENETICI CON ANALISI SU SEQUENZIATORE
AD-FX-48 Adellgene X Fragile Screening 48 BDR
AD-HD- CAG-16 Adellgene Malattia di Huntington  CAG 16 BDR
AD-HD- CCG-16 Adellgene Malattia di  Huntington  CAG + CCG 16 BDR
AD-MD-16 Adellgene Distrofia Miotonica – screening 16 BDR
AD-
MD-C-16
Adellgene Distrofia Miotonica – test di conferma 16 BDR
AD-AFR-16 Adellgene Atassia di Friedreich – screening 16 BDR
AD-
AFR-C-16
Adellgene Atassia di Friedreich – test di conferma 16 BDR
AD-SCA-16 Adellgene Atassia Spinocerebellare 16 BDR
AD- DRPLA-16 Adellgene DRPLA 16 BDR
AD-KD-16 Adellgene Malattia di Kennedy 16 BDR

 

Brochure tecnica dello strumento:

Oncoematologia

Con l’avvento delle tecniche di diagnosi biomolecolare, le patologie Oncoematologiche possono avvalersi di strumenti efficienti per la diagnosi ed il monitoraggio, grazie alla tecnica della Polymerase Chain Reaction (PCR), per l’analisi delle monoclonalità, riarrangiamenti, traslocazioni cromosomiche e per effettuare diagnosi precoci e differenziali, oltre alla valutazione della malattia minima residua (MRD). Dia-chem S.r.l. dispone di un pannello completo di sistemi di elevata specificità, sensibilità e facile esecuzione per la diagnosi delle malattie oncoematologiche

ONCOEMATOLOGIA (MRD) REAL TIME PCR
1-001 Quant BCR-ABL p190
Identificazione e quantificazione dei trascritti codificanti p190 in BCR/ABL con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-002 Quant BCR-ABL p210
Identificazione e quantificazione dei trascritti codificanti p210 in BCR/ABL con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-003 Quant PML-RARa bcr1
Identificazione e quantificazione dei trascritti codificanti bcr1 in PML-RARa con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-004 Quant PML-RARa bcr2
Identificazione e quantificazione dei trascritti codificanti bcr2 in PML-RARa con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-005 Quant PML-RARa bcr3
Identificazione e quantificazione dei trascritti codificanti bcr3 in PML-RARa con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-006 Quant BCL 2 IgH™ t(14-18)
Quantificazione delle cellule BCL2 IgH traslocazione t (14;18) con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-007 Quant BCL 1 IgH™ t(11-14)
Quantificazione delle cellule BCL1 IgH traslocazione t (11;14) con tecnica Real Time PCR
48 Diachem
1-008 Quant MYCN
Amplificazione genica per la diagnosi ed il monitoraggio dell’ oncogene MYCN nel neuroblastoma
48 Diachem

 

ONCOEMATOLOGIA GEL/ELETTROFORESI CAPILLARE
1400 Ampli set Lymphoma B ( VDJ)
Identificazione dei riarrangiamenti clonali IgH (Fr1, Fr2, Fr3)
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem
1.400HS Ampli set Lymphoma B ( VDJ)
Identificazione dei riarrangiamenti clonali IgH (Fr2, Fr3) mediante Nested PCR
45 Diachem
1.400fam- cap Ampli set Lymphoma B (VDJ)
Identificazione dei riarrangiamenti clonali IgH (Fr1, Fr2, Fr3) mediante analisi con elettroforesi capillare
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem
1.401 Ampli set Lymphoma T-cell receptor Y
Identificazione della  clonalità dei riarrangiamenti TCR gamma TCR V2,3,4,8,9. TCR V5 10,11,12.
45 Diachem
1.401
fam-cap
Ampli set Lymphoma T-cell receptor
Identificazione della  clonalità dei riarrangiamenti TCR gamma TCR V2,3,4,8,9. TCR V5 10,11,12 mediante analisi con elettroforesi capillare
45 Diachem
1.402 Ampli set PML-RARa bcr 1, bcr 2 and bcr3 identifcazione della traslocazione t(15;17) nella leukemia acuta promielocitica  (APL) (bcr 1, bcr 2 and bcr3)
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem
1.403 Ampli set BCR-ABL
Identificazione della traslocazione t(9;22) ed identificazione dei trascritti codificanti P210 e p190 BCR/ABL nella leucemia mieloide cronica (CML) e leucemia linfoblastica acuta (ALL)
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem
1.404 Ampli set Lymphoma cells
Identificazione della traslocazione Bcl2/JH t(14;18) (q32;q21) nel linfoma follicolare
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem
1.405 Ampli set MLL-AF4
Identificazione dei trascritti di fusione  MLL-AF4 t(4;11)(q21;23) nella leucemia linfoblastica acuta(ALL)
45 Diachem
1.406 Ampli set FTL3 ITD
Identificazione ITD (Internal Tandem Duplication) del gene codificante FTL3
45 Diachem
1.407 Ampli set FTL3 D835
Identification D835-Mt del gene codificante FTL3
45 Diachem
1.408 Ampli set Mant. Lymph. t(11;14)(Q13;Q32)
Identificazione della traslocazione Bcl1/JH t(11;14)(Q13;32) nel linfoma mantellare
45 Diachem
1427 Ampli set JAK2
Identificazione della mutazione V617F nel gene Janus Kinase-2
45 Diachem
1.431 Ampli set AML1ETO
Identificazione della traslocazione t(8:21) AML1-ETO
45 Diachem
1.400.1 Ampli set Lymphoma NPM-ALK t(11,18)
Identificazione della traslocazione (11;18) API2/MLT
45 Diachem
1.400.2 Ampli set Anaplastic lymphoma t(2-5)
Identificazione della traslocazione t(2;5) NPM/ALK
45 Diachem
1.400.3 Ampli set TCRß receptor
Identificazione della clonalità dei riarrangiamenti TCRß A,B,C nel linfoma a cellule T
Kit conforme alle Linee Guida Biomed II
45 Diachem

 

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Polimorfismi Genetici Associati a Trombosi Venose

La trombofilia ereditaria è la predisposizione genetica a formare trombi (coaguli), che possono favorire l’insorgenza di una trombosi venosa o arteriosa, cioè un’ostruzione parziale o totale dei vasi sanguigni che impedisce il normale flusso di sangue . La trombofilia assume un rilievo particolare in gravidanza in quanto il verificarsi di una trombosi placentare, ovvero l’ostruzione dei vasi sanguigni che portano il nutrimento al feto, può determinare alcune complicazioni (ritardo di crescita fetale, distacco di placenta, ecc.) fino alla sua interruzione spontanea. I geni che sembrano maggiormente coinvolti nel conferire suscettibilità (predisposizione) ad eventi trombotici sono quelli che codificano per alcuni fattori delle coagulazione, quali Fattore V e Fattore II (Protrombina) che intervengono direttamente nel processo di coagulazione del sangue e per l’enzima Metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR). Nella popolazione la maggior parte dei difetti della coagulazione si presenta in forma eterozigote, cioè i soggetti sono portatori di una mutazione in una delle due copie del gene; essi hanno una possibilità su due di trasmettere la predisposizione alla malattia ai figli, indipendentemente dal sesso. Gli individui in cui sono alterate entrambe le copie del gene sono definiti omozigoti. L’analisi del DNA permette di identificare gli individui portatori di una specifica mutazione, sia in eterozigoti che omozigosi.

PCR REAL TIME - GENETICA
LP01 Fattore II (G20210A)
Kit per la genotipizzazione della mutazione G20210A nel gene umano codificante per il Fattore II della coagulazione con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP02 Fattore V Leiden
Kit per la genotipizzazione della mutazione G1691A  nel gene umano codificante per il Fattore V della coagulazione con tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP03 Fattore V H1299R
Kit per la genotipizzazione della mutazione H1299R  nel gene umano codificante per il Fattore V della coagulazione con tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP04 Fattore V Y1702C
Kit per la genotipizzazione della mutazione Y1702C  nel gene umano codificante per il Fattore V della coagulazione con tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP05 Fattore XIII
Kit per la genotipizzazione della mutazione Val34Leu nel gene umano codificante per il Fattore XIII della coagulazione con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP06 MTHFR (C677T)
Kit per la genotipizzazione della mutazione C677T nel gene umano codificante per l’MTHFR con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP07 MTHFR (A1298C)
Kit per la genotipizzazione della mutazione  A1298C nel gene umano codificante per l’MTHFR con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP08 PAI-1 (4G/5G)
Kit per la genotipizzazione della mutazione 4G/5G nel gene umano codificante per il PAI-1 con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
48 LifeGene
LP09 GP IIb/IIIa
Kit per la genotipizzazione della mutazione T1565C nel gene umano della catena proteica  GPIIIa (ITGB3)  con  tecnica Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP10 ApoB (R3500Q)
Kit per la genotipizzazione della mutazione R3500Q  nel gene codificante la proteina ApoB con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP11 B-Fibrinogeno
Kit per la genotipizzazione della mutazione G455A nel gene codificante il B-Fibrinogeno  con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP16 APO E C112R
Kit per la genotipizzazione della mutazione C112R nel gene codificante l’Apolipoproteina E (APO E)  con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP17 APO E R158C
Kit per la genotipizzazione della mutazione R158C nel gene codificante l’Apolipoproteina E (APO E)  con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP21 Fattore VII (R353Q)
Kit per la genotipizzazione della mutazione R353Q nel gene umano codificante per il Fattore VII  con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP22 MTRR A66G
Kit per la genotipizzazione della mutazione A66G nel gene umano codificante l’enzima metionina sintasi reduttasi con tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP23 CBS  A114V
Kit per la genotipizzazione della mutazione A114V nel gene umano codificante CBS con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP24 CBS  I278T
Kit per la genotipizzazione della mutazione I278T nel gene umano codificante CBS con  tecnica  PCR RealTime TaqMan dual probe
50 LifeGene
LP25 CBS  844ins68
Kit per la genotipizzazione della mutazione 844ins68 nel gene umano codificante CBS con  tecnica  Real Time PCR TaqMan dual probe
50 LifeGene

 

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Farmacogenetica

La variabilità nella risposta al trattamento farmacologico tra paziente e paziente costituisce da sempre uno dei problemi più rilevanti nella pratica clinica. Le risposte individuali ai farmaci, infatti, variano molto: si possono, infatti, osservare in alcuni pazienti rispetto ad altri, effetti terapeutici ridotti o addirittura assenti, reazioni avverse o effetti collaterali, nonostante sia stato somministrato lo stesso farmaco alla stessa posologia. Questa variabilità inter-individuale veniva, nel passato, attribuita principalmente all’influenza di fattori non genetici come ad esempio l’età, il sesso, lo stato nutrizionale, quello di funzionalità renale ed epatica, le abitudini di vita con particolare riferimento alla dieta e all’abuso di alcool e fumo, la concomitante assunzione di altri farmaci o la presenza di comorbilità. Attualmente si ritiene che, oltre ai fattori sopra menzionati, giochino un ruolo importante nella risposta individuale ai farmaci anche quelli ereditari. Risultati di studi su gemelli monozigotici e dizigotici suggeriscono che, per taluni farmaci soggetti a intenso metabolismo, i fattori genetici esercitino un ruolo importante nel determinare la variabilità farmacocinetica e farmacodinamica. Le conseguenze cliniche della variabilità interindividuale nella risposta al trattamento farmacologico possono essere quindi rappresentate dal fallimento terapeutico (mancata o solo parziale efficacia della terapia), da effetti collaterali di un determinato principio attivo o da reazioni avverse anche gravi e talvolta fatali. La farmacogenetica nasce intorno agli anni cinquanta quando i ricercatori cominciarono a pensare che anche la risposta ai farmaci potesse essere regolata, almeno in parte, dai geni e che la variabilità di reazione a un certo principio attivo da parte di individui diversi non fosse altro che il riflesso delle differenze genetiche. La farmacogenetica studia le variazioni inter-individuali nella sequenza del DNA in relazione alla risposta ai farmaci. L’applicazione pratica delle conoscenze, provenienti dalla ricerca in farmacogenetica, consiste nella possibilità di predire la risposta di un paziente ad un certo farmaco sulla base di un test genetico di routine, per arrivare ad un’individualizzazione della terapia, “il farmaco giusto al paziente giusto”. I test del DNA basati su queste variazioni genetiche, possono predire come un paziente risponderà a quel particolare farmaco. I clinici potranno utilizzare questa informazione per decidere la terapia ottimale e per personalizzare il dosaggio; i benefici consisteranno in una ridotta incidenza di reazioni avverse, in migliori esiti clinici ed in costi ridotti. Questi test rappresentano il primo passo verso terapie paziente-specifiche. Le variazioni nella sequenza del DNA che sono presenti almeno nell’1% della popolazione sono definite polimorfismi. Tali polimorfismi genici danno luogo a enzimi con diversi livelli di attività metabolica o a recettori con diversa affinità per il farmaco, modificando la risposta farmacologica di un individuo. Le variazioni genetiche riguardano più spesso un singolo nucleotide e sono pertanto definite polimorfismi a singolo nucleotide (SNP), ma possono interessare anche più nucleotidi o anche ampi tratti di DNA: si tratta ad es. di sostituzioni, inserzioni, delezioni, amplificazioni e traslocazioni. Esse si riferiscono a tratti monogenici, cioè a polimorfismi di un singolo gene codificante una proteina coinvolta nel metabolismo di un farmaco o nel suo effetto che causano risposte individuali variabili ai farmaci. Il problema della variabilità individuale alla risposta ai farmaci è particolarmente importante nella terapia dei tumori perché vengono in questo caso impiegati farmaci caratterizzati da un indice terapeutico particolarmente ristretto, con variazione minima tra dose efficace e dose tossica. Alterazioni anche limitate nel metabolismo di un chemioterapico antitumorale per variazioni genetiche possono causare cambiamenti notevoli nell’effetto farmacologico in termini sia di tossicità che di efficacia. Ciò si verifica purtroppo frequentemente in quanto la posologia degli agenti antineoplastici viene stabilita dal medico oncologo in maniera standardizzata sulla base della superficie corporea del paziente (tenendo ovviamente conto anche degli altri fattori non genetici di variabilità). Come per altre patologie, le variazioni nella sequenza del DNA possono riguardare la struttura di geni che codificano per enzimi del metabolismo e del trasporto dei farmaci o per proteine implicate nell’azione dei farmaci, influenzandone il destino nell’organismo, la tossicità ed anche, come più recentemente evidenziato, l’efficacia. A questo proposito è importante sottolineare che non soltanto i polimorfismi del genoma dell’ospite, ma anche quelli del genoma tumorale possono influenzare la risposta ai farmaci antineoplastici. I polimorfismi del genoma dell’ospite e del tumore regolano entrambi il trasporto, la ritenzione e l’efflusso dei farmaci antitumorali, determinandone il grado di penetrazione nel tessuto tumorale; il genoma del tumore possiede la maggioranza dei polimorfismi che influenzano l’aggressività tumorale e la sua farmaco- sensibilità o resistenza; i polimorfismi del genoma dell’ospite rappresentano i principali determinanti del rischio di tossicità per il paziente, alla quale non contribuiscono invece in modo sostanziale i polimorfismi del genoma del tumore.

FARMACOGENETICA REAL TIME PCR
1.419RT Ampli set MGMT
Identificazione dello stato di metilazione  nel gene MGMT con tecnica Real Time PCR
48x2 Diachem
1.423RT Ampli set B-RAF
Identificazione della mutazione  V600E (Val>Glu) nel gene BRAF con tecnica  Real time PCR
24 Diachem
1.428RT Ampli set K-RAS
Identificazione delle mutazioni nei codoni 12 e 13 nel gene K-RAS con tecnica Real Time PCR
12x8 Diachem
1.433RT Ampli set N-RAS cod. 12, 13, 61
Identificazione delle mutazioni nei codoni 12, 13 e 61 della proteina N-RAS con tecnica Real Time PCR
12x8 Diachem
2.002RT Ampli set EGFR ELREA
Identifizione del polimorfismo ELREA (delE746-A750) nel gene EGFR con tecnica cold Real Time PCR
25 Diachem
2.003RT Ampli set EGFR
Identificazione delle mutazioni più frequenti del gene  EGFR con tecnica Real Time PCR
12x8 Diachem
2.004RT Ampli set GSTP1 Ile195Val
Identificazione del polimorfismo Ile105Val nel gene GSTP1 con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.005RT Ampli set MDR1 C3435T
identificazione del polimorfismo C3435T nel gene MDR1 con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.006RT Ampli set MDR1 G2677T
identificazione del polimorfismo G2677T nel gene MDR1 con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.007RT Ampli set MDR1 G2677T/A
identificazione del polimorfismo G2677A nel gene MDR1 con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.012RT Ampli set CDA 451 C/T
Identificazione del polimorfismo 451 C/T  nel gene CDA con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.013RT Ampli set CDA 79 A/C
Identificazione del polimorfismo 79 A/C  nel gene CDA con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.018RT Ampli set CDA 435 C/T
Identificazione del polimorfismo 435 C/T  nel gene CDA con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.019RT Ampli set CDA -31del C
Identificazione del polimorfismo -31delC  nel gene CDA con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
2.022RT Ampli set TYMS 28bp tandem repeat
Identificazione della sequenza ripetuta in tandem del gene thymidylate synthetase (TYMS) con tecnica Real Time PCR
25 Diachem
2.023RT Ampli set XRCC3 (A4541G)
X-ray Repair Complementary exon 7 (C241T) (Th 241Met) con tecnica Real Time PCR
25 Diachem
2.024RT Ampli set ERCC2 (A751C)
Excission Repair Cross-Complementary 2 con tecnica Real Time PCR
25 Diachem
2.028RT Ampli set NAFLD (Non Alcholic Fatty Liver Diseases) Identificazione dei genotipi KLF-6, LPIN-1, PNPLA-3, SOD-2 correlati con steatosi, NASH e fibrosi epatica con tecnica Real Time PCR 25x4 Diachem
M2.030RT Multi kit Citidinadeaminasi (CDA)
Identificazione dei polimorfismi 451 C/T, 79 A/C, 435 C/T, 92 S/G, -31delC nel gene CDA con tecnica Real Time PCR
25x4 Diachem
M2.031RT Multi kit XRCC3, ERCC2, UGT1A1
con tecnica Real Time PCR
25x2 Diachem
2.032RT AMPLI set UGT1A1/28*
Identificazione del polimorfismo  (ta)7 nel gene UGT1A1/28*con tecnica Real Time PCR
25 Diachem
2.033RT Ampli set CYP2C19
Identifizione dei polimorfismi dell’enzima citocromiale CYP2C19*2 / CYP2C19*3 CYP2C19*4 con tecnica Real Time  PCR
25x3 Diachem
2.034RT AMPLI set TPMT
identificazione dei polimorfismi  (TPMT)TPMT *2, TPMT *3A e TPMT *3C nel gene Thiopurine S-metiltrasferase con tecnica Real Time  PCR
25x3 Diachem
WARF050 Warfarin dose VKORC/CYP2C9
Identificazione dei polimorfismi nella sub unità 1 del complesso enzimatico Vitamin K epoxide reductase e delle varianti alleliche del gene codificante il CYP2C9 con tecnica Real Time PCR
50 GeneProof
LP15 Interleukina 28B
Identificazione dei polimorfismi  rs8099917 ed rs12979860
nel gene della Interleukina 28B con tecnica Real Time PCR
50 LifeGene
2.016RT Ampli set HLA B 5701
Identificazione dell’allele 5701 in HLA-B con tecnica Real Time PCR
50 Diachem
GVS-B2702-48 GevinSet HLA B27
Identificazione dell’allele HLA B27 associato alla predisposizione a disordini autoimmuni con tecnica Real Time PCR
48 BDR
GVS-A29-24 GevinSet HLA B29
Identificazione dell’allele HLA B29 associato  alla Retinopatia Oculare con tecnica Real Time PCR
24 BDR
GVS-B5-48 GevinSet HLA Bechet’s disease
Identificazione dell’allele HLA B51&52  associato  alla malattia di Bechet con tecnica Real Time PCR
48 BDR
GVP-NP-24 GevinSet HLA Narcolpepsy
Identificazione dell’allele HL*DQB1*06:02 associato alla narcolessia con tecnica Real Time PCR
24 BDR
2.016RT Ampli set HLA B 5701
Identificazione dell’allele 5701 in HLA-B con tecnica Real Time PCR
50 Diachem

 

FARMACOGENETICA SANGER SEQUENCING
1.423seq Ampli set B-RAF seq V600E (Val > Glu)
Identificazione della mutazione V600E nel gene BRAF mediante sequenziamento dirett0
50 Diachem
1.424seq Ampli set c-kit ex 9
Identificazione della mutazione dell’esone 9 del gene codificante il recettore mit (stem cell factor receptor,CD117)
50 Diachem
1.425seq Ampli set c-kit ex 11
Identificazione della mutazione dell’esone 11 del gene codificante il recettore mit (stem cell factor receptor,CD117)
50 Diachem
1.426seq Ampli set c-kit ex 13
Identificazione della mutazione dell’esone 13 del gene codificante il recettore mit (stem cell factor receptor,CD117)
50 Diachem
1.428nseq Ampli set K-RAS COLD PCR
Identificazione delle mutazioni nei codoni 12, 13 e  61nel gene K-RAS mediante  cold PCR e sequenziamnto diretto
50 Diachem
1.428seq Ampli set K-RAS seq
Identificazione delle mutazioni nei codoni 12, 13 e  61nel gene K-RAS mediante sequenziamnto diretto
50 Diachem
2.008 Ampli set EGFR seq es.18
Identificazione delle mutazioni nell’esone 18 nel gene EGFR mediante sequenziamento diretto
50 Diachem
2.009 Ampli set EGFR seq es.19
Identificazione delle mutazioni nell’esone 19 nel gene EGFR mediante sequenziamento diretto
50 Diachem
2.010 Ampli set EGFR seq es.20
Identificazione delle mutazioni nell’esone 20 nel gene EGFR mediante sequenziamento diretto
50 Diachem
2.011 Ampli set EGFR seq es.21
Identificazione delle mutazioni nell’esone 21 nel gene EGFR mediante sequenziamento diretto
50 Diachem

 

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NEXgen

nexgen large

NEXgen è un processore completamente robotizzato per l’analisi, in totale automazione, di kits diagnostici in tecnologia E.L.I.S.A.

Dotato di un’area di lavoro di ben 7 micropiastre, esegue in contemporanea fino a 12 metodiche, anche con protocollo diversificato e comprendente fasi di agitazione, diluizione e termostatazione.

Può lavorare anche utilizzando la funzione STAT per la memorizzazione della curva di calibrazione.

 

 

Brochure tecnica dello strumento:
NexGen

 

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